Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il meccanismo “stop the clock”, un’iniziativa strategica per semplificare la normativa dell’UE e migliorare la competitività dell’Europa. Il mandato negoziale, approvato dai rappresentanti degli Stati membri (Coreper), mira a rinviare alcuni obblighi normativi relativi alla rendicontazione sulla sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese. Questo rinvio riguarda in particolare le scadenze per le imprese nella rendicontazione di sostenibilità e per l’attuazione del dovere di diligenza ai fini della sostenibilità, con l’intento di dare più tempo alle imprese per adeguarsi alle nuove regole.
Indice:
La Direttiva “Stop the clock”: impatti e vantaggi per le imprese dell’UE
La proposta fa parte del Pacchetto “Omnibus I” adottato dalla Commissione Europea a fine febbraio 2025, finalizzato a semplificare la legislazione europea in materia di sostenibilità. Il meccanismo “stop the clock” rinvia di due anni l’entrata in vigore degli obblighi della direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSR), per le grandi imprese che non hanno ancora adottato questi obblighi, e per le PMI quotate. Inoltre, il termine di recepimento delle disposizioni relative al dovere di diligenza delle imprese è rinviato di un anno, per permettere alle aziende di adattarsi meglio alle nuove disposizioni.
Le prossime fasi e il ruolo del parlamento europeo
Il Consiglio ha dato oggi il via libera al negoziato interistituzionale con il Parlamento Europeo, con l’obiettivo di raggiungere un accordo provvisorio sulla proposta. Il Parlamento Europeo, infatti, è chiamato a votare il 1° aprile 2025 sulla richiesta di procedura d’urgenza legata alla proposta.
Semplificazione normativa: un passo importante per la competitività dell’UE
L’iniziativa di semplificazione normativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore competitività dell’Unione Europea, come sottolineato dai leader europei e dai ministri durante gli incontri dei Consigli “Economia e Finanza” e “Competitività”. Il Consiglio europeo ha riconosciuto la necessità di un quadro normativo più chiaro e semplice, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e le normative, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI).
Il supporto alla presidenza polacca e gli obiettivi del Pacchetto Omnibus
La presidenza polacca ha dato alta priorità alla proposta di semplificazione, con l’obiettivo di garantire che le imprese dell’UE abbiano certezza sui loro obblighi. Adam Szłapka, Ministro polacco per gli Affari dell’Unione Europea, ha sottolineato che questo accordo è solo il primo passo in un percorso più ampio per ridurre la burocrazia e rafforzare la competitività dell’UE.
Nel contesto del pacchetto “Omnibus”, la Commissione Europea ha presentato due pacchetti importanti per semplificare la legislazione in materia di sostenibilità e investimenti, dando priorità a questo processo. Con l’invito a concludere le negoziazioni entro la metà del 2025, l’Unione Europea si prepara ad affrontare una sfida fondamentale per il futuro del mercato unico europeo.
Il Consiglio dell’UE ha compiuto, quindi, un passo significativo nel rafforzare la competitività dell’Europa e nel semplificare il quadro normativo per le imprese. Con l’approvazione del meccanismo “stop the clock”, le aziende dell’UE avranno il tempo necessario per adeguarsi alle nuove normative sulla sostenibilità, mentre il lavoro di semplificazione prosegue con l’obiettivo di rendere l’Unione più competitiva e dinamica.
Foto di Gino Crescoli da Pixabay