innovation manager cosa fa

Innovation Manager: cosa fa per le aziende

Grazie anche a pacchetti integrati di agevolazione come MiniPia, le PMI italiane iniziano ad approcciare il tema degli investimenti dal punto di vista ecologico e digitale e a riconoscere l’Innovation Manager come vòlano di crescita e cambiamento.

Ma chi è l’Innovation Manager? Cosa fa? E quali aziende possono trarre reale beneficio dalla sua consulenza?

Chi è l’Innovation Manager

L’Innovation Manager (o Responsabile dell’Innovazione) è il professionista certificato UNI 11814:2021 che guida l’innovazione all’interno delle organizzazioni e ha conoscenze e competenze dimostrate in relazione a:

  1. norme ISO di gestione per l’organizzazione e la riorganizzazione dell’innovazione;
  2. innovazione tecnologica;
  3. sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa;
  4. tecnologie 4.0 e 5.0.

Innovation Manager: cosa fa

L’Innovation Manager si occupa di interpretare, analizzare e sviluppare:

  1. progetti di transizione digitale, per migliorare processi, prodotti, competenze del personale e modelli di business attraverso l’introduzione di tecnologie digitali;
  2. progetti di transizione ecologica, per ridurre l’impatto ambientale, in linea con le clausole ESG e i criteri ESG, e promuovere un modello economico circolare attraverso l’introduzione di pratiche aziendali sostenibili;
  3. progetti per la trasformazione delle aziende in Società Benefit.

1. Progetti di transizione digitale

Per attuare la transizione digitale, un Innovation Manager può agire negli ambiti:

  • digitalizzazione dei processi aziendali, per ottimizzare i flussi di lavoro, riducendo gli errori manuali e migliorando l’efficienza operativa, attraverso l’introduzione di software gestionali (ERP, CRM), sistemi di automazione di attività ripetitive (RPA – Robotic Process Automation) e piattaforme cloud per l’archiviazione e la collaborazione;
  • innovazione tecnologica, per ridefinire e migliorare il modo di operare delle aziende, attraverso l’impiego di AI, Big Data e applicazioni IoT e l’introduzione di soluzioni di cybersecurity;
  • esperienza cliente digitale, per migliorare la user experience attraverso l’introduzione di assistenti virtuali e chatbot;
  • trasformazione del modello di business, per individuare nuove opportunità di crescita, attraverso l’implementazione di strategie di vendita omnichannel e la creazione di nuovi servizi digitali (es. SaaS);
  • formazione digitale del personale, per migliorare le competenze dei lavoratori, sviluppare la collaborazione a distanza e favorire la produttività in contesti flessibili e remoti.

2. Progetti di transizione ecologica

Per attuare la transizione ecologica, un Manager dell’Innovazione può agire negli ambiti:

  • sostenibilità ambientale e sociale, per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il benessere sociale, attraverso l’introduzione di pratiche che includono l’uso di materiali riciclati, biodegradabili o a basso impatto ambientale, lo sviluppo di prodotti con un ciclo di vita sostenibile e la promozione di iniziative di responsabilità sociale d’impresa (CSR);
  • economia circolare, per approcciare un modello di business che valorizzi il riutilizzo e il riciclo e sia diverso dal tradizionale modello lineare di produzione-consumo-smaltimento;
  • transizione energetica, per ridurre le emissioni di gas serra attraverso l’adozione di energie rinnovabili (es. idrogeno verde, eolico, solare, ecc.) e soluzioni per l’efficienza energetica;
  • sostenibilità nelle infrastrutture, per ridurre l’impatto delle attività aziendali sull’ambiente, attraverso la costruzione di edifici green e certificati LEED e l’introduzione di mezzi di trasporto aziendali elettrici o ibridi;
  • rendicontazione della sostenibilità, per certificare l’impegno dell’azienda nei confronti dell’ambiente e delle persone, attraverso l’elaborazione di report ESG e il raggiungimento di standard come ISO 14001 o Ecolabel;
  • trasformazione in Società Benefit, una qualifica specialistica che rientra nel 10% dedicato all’innovazione nei bandi MiniPia Puglia, le cui spese di consulenza di professionisti specializzati sono finanziate con una parte di fondo perduto prevista dal bando.

Consulenza dell’Innovation Manager: a chi conviene?

La consulenza dell’Innovation Manager è indispensabile per le aziende di tutti i settori e tutte le dimensioni che vogliano:

  • essere resilienti di fronte ai cambiamenti del mercato;
  • internazionalizzare il proprio business;
  • incrementare l’efficienza operativa;
  • ridurre i costi o introdurre nuove fonti di guadagno;
  • approcciare una nuova cultura imprenditoriale, più attenta alle persone e all’ambiente;
  • crescere e attrarre investitori e stakeholder.

Hai un’azienda e vuoi avviare un progetto di transizione digitale o ecologica?

Fissa una consulenza con il Prof. Marco Sponziello, Manager dell’Innovazione certificato Accredia UNI 11814 ed ESG Advisor certificato EFPA IT202424597.