La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e la Valutazione di Impatto Sociale (VIS) sono procedure fondamentali per garantire lo sviluppo sostenibile e assicurare che i progetti pubblici o privati siano realizzati nel rispetto dell’ambiente e della società. La normativa in vigore regola queste procedure, che coinvolgono diverse parti interessate e richiedono il supporto di Consulenti Esperti in Sostenibilità.
Ma, nello specifico, che cosa si intende per Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Impatto Sociale? Per chi sono obbligatorie? Chi è la figura professionale che si occupa di svolgere queste attività? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Indice:
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): cos’è, cosa si intende, per chi è obbligatoria, chi la fa
1. VIA, Valutazione di Impatto Ambientale: cos’è e cosa si intende
La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è stata introdotta dall’UE con la Direttiva 85/337/CEE ed è stata recepita in Italia con la Legge n. 349 dell’8 luglio 1986 s.m.i., più volte modificata e infine riorganizzata con il D.Lgs. 152/2006 (c.d. TUA, Testo Unico Ambientale).
Ma cosa si intende con Valutazione di Impatto Ambientale?
Con Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) si intende una procedura tecnico-amministrativa che serve a individuare e prevenire i possibili effetti negativi di un progetto sull’ambiente e sugli esseri viventi, nello specifico su flora, fauna, salute umana e qualità della vita umana, suolo, acqua, aria, clima, paesaggio, beni materiali e patrimonio culturale.
Quindi, la Valutazione di Impatto Ambientale non è altro che lo strumento per allineare l’obiettivo del profitto al rispetto degli ecosistemi e all’equa distribuzione dei vantaggi legati all’esercizio dell’attività economica.
2. Quando è obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale?
Per molte attività la Valutazione di Impatto Ambientale è ancora facoltativa, ma vi sono alcuni casi in cui serve farla, in quanto costituisce obbligo di legge.
Nello specifico, sono sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale obbligatoria le seguenti attività:
- raffinerie di petrolio greggio, impianti di gassificazione e di liquefazione di almeno 500 tonnellate al giorno di carbone;
- centrali termiche e altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW;
- centrali di energia idroelettrica superiore a 30 MW incluse le dighe;
- impianti per l’estrazione dell’amianto, incluso il trattamento e la trasformazione;
- centrali nucleari e altri reattori nucleari;
- impianti termici per la produzione di energia elettrica, vapore e acqua calda con potenza termica complessiva superiore a 150 MW;
- impianti eolici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 30 MW;
- impianti che si occupano di combustibili nucleari irradiati o di residui altamente radioattivi;
- elettrodotti sia aerei sia in cavo interrato con lunghezza superiore a 40 chilometri;
- acciaierie;
- impianti chimici su scala industriale per la produzione di prodotti chimici organici di base e per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto e potassio;
- pozzi per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma e in mare;
- impianti eolici in mare;
- stoccaggio geologico di biossido di carbonio sia su terra che in mare;
- impianti geotermici;
- progetti ferroviari per il traffico a grande distanza;
- aeroporti con piste di atterraggio superiori a 1.500 metri di lunghezza;
- autostrade e strade extraurbane principali;
- trivellazioni in profondità;
- interporti per il trasporto merci e impianti di trasporto acqua interregionale;
- stoccaggio di gas combustibile e di CO2 in serbatoi sotterranei naturali.
3. Chi fa la Valutazione di Impatto Ambientale
La legge non ha ancora specificato a quale Albo professionale debba essere iscritto o iscritta chi fa la Valutazione di Impatto Ambientale. Quello che è specificato dall’Art. 22 D.lgs 152/06 è quanto di seguito:
“[…] per garantire la completezza e la qualità dello Studio di Impatto Ambientale e degli altri elaborati necessari per l’espletamento della fase di valutazione, il proponente cura che la documentazione sia elaborata da esperti con competenze e professionalità specifiche nelle materie afferenti alla valutazione ambientale, e che l’esattezza complessiva della stessa sia attestata da professionisti iscritti agli albi professionali”.
Ciò perché la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) richiede competenze e responsabilità negli ambiti dell’analisi dell’ambiente, della valutazione degli impatti, dell’identificazione delle misure di mitigazione, dell’elaborazione di una Relazione di Impatto Ambientale, del coinvolgimento della comunità locale e delle organizzazioni, della conformità alle norme, agli standard e alle regolamentazioni nazionali e internazionali. Affidarsi a un team di Consulenti per la Sostenibilità è la scelta migliore per avere a disposizione tutte le figure professionali di cui si necessita.
Valutazione di Impatto Sociale (VIS): cos’è, a cosa serve, definizione, caratteristiche, indicatori, per chi è obbligatoria, chi la fa
1. Valutazione di Impatto Sociale (VIS): cos’è, a cosa serve, definizione
Come da definizione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Dl. 23 luglio 2019, la Valutazione di Impatto Sociale (VIS) è:
“[…] la valutazione qualitativa e quantitativa sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato”.
Ciò significa che per Valutazione di Impatto Sociale (VIS) si intende l’analisi degli impatti (positivi o negativi) che un progetto può avere nel breve, medio e lungo periodo sulla società, sulle condizioni di vita delle persone, sull’equità e sui diritti umani, motivo per cui molto spesso viene usata anche dalle startup che propongono progetti innovativi.
Dunque, la Valutazione di Impatto Sociale (VIS) è imprescindibile per tutte quelle attività che vogliano (o debbano) rendicontare la propria sostenibilità, perché serve a misurare 3 fattori fondamentali:
- valore aggiunto sociale generato;
- cambiamenti sociali prodotti dalle attività del progetto;
- sostenibilità dell’azione sociale.
2. Caratteristiche e indicatori dell’impatto sociale di un progetto
Vi sono diversi approcci per misurare l’impatto sociale, che dipendono dalla tipologia di attività e dal progetto in atto. Ciò che conta evidenziare è che chi svolge la Valutazione di Impatto Sociale (ovvero il Consulente per la Sostenibilità Sociale) debba essere in grado di identificare gli indicatori di impatto sociale di un progetto in relazione alle 6 caratteristiche fondamentali a cui la VIS si ispira, ovvero:
- intenzionalità: la Valutazione di Impatto Sociale deve essere effettuata secondo gli obiettivi strategici dell’organizzazione;
- rilevanza: la VIS deve includere tutte le informazioni utili a evidenziare l’interesse nei confronti della comunità;
- affidabilità: le informazioni riportate nella Valutazione di Impatto Sociale devono essere precise, veritiere, eque e accompagnate dalle fonti dei dati;
- misurabilità: le attività prese in analisi con la VIA devono essere misurate in modo specifico e preciso;
- comparabilità: i dati devono essere comparabili nel tempo;
- trasparenza e comunicazione: la Valutazione di Impatto Sociale deve essere pubblica e visionabile da tutti gli stakeholders.
3. VIS, Valutazione di Impatto Sociale: per chi è obbligatoria?
In base all’Art. 14 del Codice del Terzo Settore, i soggetti per cui la Valutazione di Impatto Sociale è obbligatoria sono i seguenti:
- ETS (Enti del Terzo Settore) con ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a 1 milione di euro;
- Centri di Servizio per il Volontariato;
- Imprese Sociali.
Il report di sostenibilità deve essere poi pubblicato sul proprio sito web oppure sul portale della rete associativa di riferimento.
4.Chi fa la Valutazione di Impatto Sociale?
Come per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), anche per la Valutazione di Impatto Sociale (VIS) non vi è una figura adibita al ruolo specificatamente indicata dalla legge. Tuttavia, nell’ambito delle Società Benefit è obbligatorio rivolgersi a un Responsabile di Impatto per realizzare e rendicontare le attività svolte e da svolgere per il raggiungimento del beneficio comune. Quindi, chi fa la Valutazione di Impatto Sociale nelle società benefit, in qualità di professionista, può essere incaricato con successo anche da altre aziende.
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